Questo sito web o le sue componenti di terze parti utilizzano i cookies necessari alle proprie funzionalità. Se vuoi saperne di più puoi verificare la nostra cookie policy

ACCETTA

Come si manifesta l'Attacco di panico

Come si manifesta l'Attacco di panico

Lattacco di panico solitamente si manifesta in modo imprevedibile ed improvviso, dura meno di 30 minuti e dato che arriva generalmente in modo inaspettato e senza sintomi che lo precedono, suscita nella persona molto spavento anche perché il soggetto non riesce a trovare alcuna motivazione manifesta che possa giustificare lo stato di disagio

come-si-manifesta-attacco-panico.jpg

Se l’attacco si manifesta in maniera ripetuta e la persona cade nel circolo vizioso della paura, allora è giustificata la diagnosi di disturbo di panico. La paura che l’attacco di panico si possa nuovamente manifestare può spingere la persona ad evitare i posti che secondo lui possono scatenarlo. Talvolta la paura diventa “compagna di viaggio” e la persona può tanto temere l’attacco da limitare la sua libertà di movimento fino ad arrivare a trovare sollievo solo tra le mura domestiche; in tal caso la persona diventa vittima della sua paura e sentendosi “ingabbiata” prova una frustrazione tale da sentirsi depressa diventando così dipendente dai familiari.

Il disturbo di panico è caratterizzato da attacchi ricorrenti e dal pensiero persistente di avere un prossimo attacco. Nel corso dell’attacco prevalgono pensieri catastrofici e incontrollati. La persona non riesce ad avere lucidità mentale e i sintomi vengono perciò vissuti come pericolosi ed invalidanti: ad esempio pensa che possa impazzire o fare una figuraccia. I pensieri sembrano tanto reali al punto che durante l’attacco può capitare che la persona faccia ricorso all’ospedale.

Sintomi

  • sensazione di derealizzazione;
  • ansia;
  • capogiri;
  • intenso disagio;
  • sensazione di stordimento;
  • distacco o estraneità dai propri processi di pensieri o dal corpo;
  • alterata percezione di sé;
  • sensazione di asfissia;
  • tremore;
  • nausea;
  • dolore al petto;
  • vampate di calore;
  • vertigini;
  • agitazione;
  • sensazione di morire, svenire, impazzire;
  • previsioni negative automatiche (mi sentirò male se andrò a cena con gli amici);
  • gli attacchi di panico possono essere correlati a depressione e agorafobia.

Possibili cause

  • periodi di stress;
  • clima familiare in cui si è stati allevati;
  • educazione di tipo autoritario o iperprotettiva;
  • predisposizione genetica e psicologica ai disturbi d’ansia;
  • traumi subiti;
  • difficoltà personali, familiari, professionali o sociali.

Cura

La psicoterapia aiuta a capire gli schemi mentali disfunzionali che determinano gli attacchi di panico. È basilare che la persona comprenda   i suoi punti di forza e quelli di debolezza e venga aiutata a diventare più consapevole delle potenzialità che le appartengono dalla nascita. È importante riconoscere i pensieri disfunzionali e saperli gestire in modo da evitare di cadere nel circolo vizioso che scatena l’attacco di panico. 

Rendersi conto che il   panico è solo un campanello d’allarme della paura e che nasce da una percezione che mette in moto reazioni fisiche e psichiche che determinano la paura di impazzire, morire o perdere il controllo, comprendere inoltre che la paura è così marcata da paralizzare ogni pensiero razionale. Un intervento deve agire sul sistema di valutazione del pericolo della persona, quindi sul suo sistema percettivo-reattivo e di conseguenza sul suo sistema di credenze, valori e automatismi sia a livello razionale che emozionale.

Farmaci come gli antidepressivi o gli ansiolitici possono aiutare a ridurre i sintomi dell’attacco di panico, ma è consigliabile andare alla radice della causa che li determina.

Dott.ssa Maria Ricciardi
Psicologa/psicoterapeuta
SITO WEB: http://www.psicoterapiacaserta.com

Sei uno Psicologo? Per la tua pubblicità Clicca Qui